EDOARDO LIBERATI-YURI NEMOTO HURACAN GT3 - SONO CAMPIONI GT ENDURANCE
10-10-2022 11:18 - velocità pista
Monza. Sono Edoardo Liberati, 29enne romano, e Yuki Nemoto, 26enne giapponese, i campioni italiani Gran Turismo Endurance 2022 al volante della Lamborghini Huracan GT3. L'alloro tricolore per i portacolori del VSR è arrivato nella 4^ prova della stagione disputata all'autodromo di Monza, vinta dagli stessi neo campioni italiani precedendo di 1”288 Guidetti-Moncini-Cabezas (Honda NSX GT3-Nova Race) e di 3”218 Llarena-Pijl-Guzman (Lamborghini Huracan GT3-Imperiale Racing).
Nella classifica finale Liberati-Nemoto hanno concluso a quota 55 precedendo il compagno di squadra Beretta secondo a pari punti con Guidetti-Moncini-Cabezas (42), Michelotto-Basz-Hites (41), Llarena-Pijl-Guzman (36).
L'ultima gara della stagione ha assegnato anche gli altri titoli ancora in palio a Cola-Moulin (GT3 PRO-AM) Magnoni-Di Fabio (GT3 AM), Rocco Mazzola ex aequo con Fischbaum-Pavlovic (GT Cup PRO-AM) e Buttarelli-Cossu (GT Cup-AM).Terminata la stagione Endurance, ora tutti gli occhi sono puntati sulla serie Sprint che disputerà il gran finale al Mugello Circuit dal 21 al 23 ottobre prossimi.
GT3:
E' stata una vittoria sofferta quella di Edoardo Liberati e Yuki Nemoto, giunta dopo due ore di accesi duelli, colpi di scena e ben tre safety car che hanno confermato la tradizione del GT italiano che vuole il titolo assegnato solo negli ultimi minuti di gara. E così è stato anche per questa 20^ edizione della serie tricolore, nella quale i portacolori del VSR, orfani di Michele Beretta impegnato negli USA in una concomitante gara, hanno voluto lasciare il sigillo conquistando la loro seconda vittoria stagionale. Ma l'impresa non è stata facile, anche per un problema alla schiena che ha attanagliato il pilota romano scattato al via in pole position ma subito scavalcato dal compagno di squadra Hites.
Le prime fasi di gara sono state caratterizzate da pista bagnata che ha reso necessario il passaggio dei primi tre giri in regime di safety car, ma quasi tutti gli equipaggi di testa hanno preferito montare gomme slick, ad eccezione di Galbiati che ha affrontato la gara con le rain. Ma la scelta dell'Antonelli Motorsport ha pagato solo nei primi giri quando il giovane pilota lombardo in coppia con il tedesco Scholze, scattato dalla terza fila, è riuscito a portarsi al comando, iniziando poi un bel duello con Guidetti. Il pilota della Nova Race è subito salito in cattedra comandando tutto il primo stint, mentre Galbiati è stato costretto definitivamente ai box per un problema ad un mozzo.
Con Hites in seconda posizione e Liberati scivolato in settima piazza, la corsa per il titolo è sembrata subito a favore del cileno che nel secondo stint ha ceduto la vettura a Michelotto, ma il colpo di scena è arrivato nella terza parte di gara quando Basz si è dovuto ritirare per la rottura del cambio.
A quel punto Nemoto, dopo una bella rimonta, è passato a condurre la gara davanti a Moncini, che aveva preso la vettura da Cabezas, concludendo vittorioso sotto alla bandiera a scacchi precedendo l'equipaggio Nova Race e Pijl-Guzman-LLarena. I portacolori dell'Imperiale Racing hanno portato a termine una gara tutta in rimonta dopo una non facile partenza, chiudendo davanti alla Porsche 991 GT3R dell'equipaggio tedesco Bohn-Renauer A.-Renauer R. e alla Lamborghini Huracan GT3 di Cola-Moulin che ha permesso agli alfieri del VSR di conquistare il titolo GT3 PRO-AM.
Al settimo posto hanno concluso l'ultimo atto stagionale della serie Endurance Ponzio-Roe-Balthasar (Lamborghini Huracan GT3-Imperiale Racing), davanti alla prima vettura della classe GT Cup, la Lamborghini Huracan ST di Fischbaum-Pavlovic (Bonaldi Motorsport), alla Porsche 991 GT3R di Lauck-Dreisow (Huber Racing) e alla Ferrari 488 Challenge (Easy Race) di Postiglione-Mazzola-Coluccio, mentre in decima piazza assoluta hanno chiuso Comandini-Fascicolo-Nilsson (BMW M4 GT3). L'equipaggio di BMW Italia-Ceccato Racing Team, in corsa per il titolo GT3 PRO-AM, è stato ancora una volta penalizzato dalla sfortuna che ha impedito loro di lottare fino alla fine per un problema al serraggio di una ruota. Sfortuna anche per Pesce-Rappange-Linossi (Mercedes AMG GT3-Antonelli Motorsport), fuori dopo un contatto con la Honda di Magnoni-Di Fabio mentre occupavano l'ottava posizione, tuttavia per Emidio Pesce e Jop Rappange è arrivato il secondo posto finale nella GT3 PRO-AM.
GT CUP:
E' la prima volta nella storia del GT italiano che un titolo viene assegnato ex aequo. E' accaduto nella GT Cup Pro-AM con Fischbaum-Pavlovic, primi nella classe riservata alle vetture in configurazione monomarca che hanno concluso a pari punti con il 17enne Rocco Mazzola. Il giovane pilota potentino, in equipaggio con Vito Postiglione e Luigi Coluccio, hanno concluso alle spalle dei portacolori del Bonaldi Motorsport, ottenendo due vittorie, un secondo ed un terzo posto, cioè piazzamenti identici a quelli degli avversari.
Un titolo, comunque, inseguito sin dal primo appuntamento di Pergusa dai neo campioni italiani che sul podio hanno potuto festeggiare assieme a Berton-Mainetti-Riva (Porsche 991 GT3 Cup-Krypton Motorsport) che a sua volta hanno preceduto i compagni di squadra Cazzaniga-Di Benedetto-Nicolosi, attardati da una foratura. Da segnalare anche la prestazione di Krodric-Mur (Lamborghini Huracan ST-Bonaldi Motorsport), a lungo al comando ma fuori per un incidente nel corso del secondo stint.
Netta, invece, la vittoria finale di Samuele Buttarelli e Lorenzo Cossu nella GT Cup AM, grazie al terzo successo a Monza su quattro gare disputate. I portacolori del team SR&R hanno sfruttato il ritiro per un problema al cambio alla 488 Challenge del compagno di squadra La Mazza, in equipaggio con Castillo Ruiz e Bacci e si sono involati verso un titolo italiano ampiamente meritato. Nella graduatoria finale Buttarelli e Cossu hanno preceduto di 18 punti Luciano e Donovan Privitelio (Lamborghini Huracan ST-FFF Racing Team), terzi sul podio alle spalle di Bozzoni-Santonocita-Del Monte (Lamborghini Huracan ST-Team Lazarus).
Nella classifica finale Liberati-Nemoto hanno concluso a quota 55 precedendo il compagno di squadra Beretta secondo a pari punti con Guidetti-Moncini-Cabezas (42), Michelotto-Basz-Hites (41), Llarena-Pijl-Guzman (36).
L'ultima gara della stagione ha assegnato anche gli altri titoli ancora in palio a Cola-Moulin (GT3 PRO-AM) Magnoni-Di Fabio (GT3 AM), Rocco Mazzola ex aequo con Fischbaum-Pavlovic (GT Cup PRO-AM) e Buttarelli-Cossu (GT Cup-AM).Terminata la stagione Endurance, ora tutti gli occhi sono puntati sulla serie Sprint che disputerà il gran finale al Mugello Circuit dal 21 al 23 ottobre prossimi.
GT3:
E' stata una vittoria sofferta quella di Edoardo Liberati e Yuki Nemoto, giunta dopo due ore di accesi duelli, colpi di scena e ben tre safety car che hanno confermato la tradizione del GT italiano che vuole il titolo assegnato solo negli ultimi minuti di gara. E così è stato anche per questa 20^ edizione della serie tricolore, nella quale i portacolori del VSR, orfani di Michele Beretta impegnato negli USA in una concomitante gara, hanno voluto lasciare il sigillo conquistando la loro seconda vittoria stagionale. Ma l'impresa non è stata facile, anche per un problema alla schiena che ha attanagliato il pilota romano scattato al via in pole position ma subito scavalcato dal compagno di squadra Hites.
Le prime fasi di gara sono state caratterizzate da pista bagnata che ha reso necessario il passaggio dei primi tre giri in regime di safety car, ma quasi tutti gli equipaggi di testa hanno preferito montare gomme slick, ad eccezione di Galbiati che ha affrontato la gara con le rain. Ma la scelta dell'Antonelli Motorsport ha pagato solo nei primi giri quando il giovane pilota lombardo in coppia con il tedesco Scholze, scattato dalla terza fila, è riuscito a portarsi al comando, iniziando poi un bel duello con Guidetti. Il pilota della Nova Race è subito salito in cattedra comandando tutto il primo stint, mentre Galbiati è stato costretto definitivamente ai box per un problema ad un mozzo.
Con Hites in seconda posizione e Liberati scivolato in settima piazza, la corsa per il titolo è sembrata subito a favore del cileno che nel secondo stint ha ceduto la vettura a Michelotto, ma il colpo di scena è arrivato nella terza parte di gara quando Basz si è dovuto ritirare per la rottura del cambio.
A quel punto Nemoto, dopo una bella rimonta, è passato a condurre la gara davanti a Moncini, che aveva preso la vettura da Cabezas, concludendo vittorioso sotto alla bandiera a scacchi precedendo l'equipaggio Nova Race e Pijl-Guzman-LLarena. I portacolori dell'Imperiale Racing hanno portato a termine una gara tutta in rimonta dopo una non facile partenza, chiudendo davanti alla Porsche 991 GT3R dell'equipaggio tedesco Bohn-Renauer A.-Renauer R. e alla Lamborghini Huracan GT3 di Cola-Moulin che ha permesso agli alfieri del VSR di conquistare il titolo GT3 PRO-AM.
Al settimo posto hanno concluso l'ultimo atto stagionale della serie Endurance Ponzio-Roe-Balthasar (Lamborghini Huracan GT3-Imperiale Racing), davanti alla prima vettura della classe GT Cup, la Lamborghini Huracan ST di Fischbaum-Pavlovic (Bonaldi Motorsport), alla Porsche 991 GT3R di Lauck-Dreisow (Huber Racing) e alla Ferrari 488 Challenge (Easy Race) di Postiglione-Mazzola-Coluccio, mentre in decima piazza assoluta hanno chiuso Comandini-Fascicolo-Nilsson (BMW M4 GT3). L'equipaggio di BMW Italia-Ceccato Racing Team, in corsa per il titolo GT3 PRO-AM, è stato ancora una volta penalizzato dalla sfortuna che ha impedito loro di lottare fino alla fine per un problema al serraggio di una ruota. Sfortuna anche per Pesce-Rappange-Linossi (Mercedes AMG GT3-Antonelli Motorsport), fuori dopo un contatto con la Honda di Magnoni-Di Fabio mentre occupavano l'ottava posizione, tuttavia per Emidio Pesce e Jop Rappange è arrivato il secondo posto finale nella GT3 PRO-AM.
GT CUP:
E' la prima volta nella storia del GT italiano che un titolo viene assegnato ex aequo. E' accaduto nella GT Cup Pro-AM con Fischbaum-Pavlovic, primi nella classe riservata alle vetture in configurazione monomarca che hanno concluso a pari punti con il 17enne Rocco Mazzola. Il giovane pilota potentino, in equipaggio con Vito Postiglione e Luigi Coluccio, hanno concluso alle spalle dei portacolori del Bonaldi Motorsport, ottenendo due vittorie, un secondo ed un terzo posto, cioè piazzamenti identici a quelli degli avversari.
Un titolo, comunque, inseguito sin dal primo appuntamento di Pergusa dai neo campioni italiani che sul podio hanno potuto festeggiare assieme a Berton-Mainetti-Riva (Porsche 991 GT3 Cup-Krypton Motorsport) che a sua volta hanno preceduto i compagni di squadra Cazzaniga-Di Benedetto-Nicolosi, attardati da una foratura. Da segnalare anche la prestazione di Krodric-Mur (Lamborghini Huracan ST-Bonaldi Motorsport), a lungo al comando ma fuori per un incidente nel corso del secondo stint.
Netta, invece, la vittoria finale di Samuele Buttarelli e Lorenzo Cossu nella GT Cup AM, grazie al terzo successo a Monza su quattro gare disputate. I portacolori del team SR&R hanno sfruttato il ritiro per un problema al cambio alla 488 Challenge del compagno di squadra La Mazza, in equipaggio con Castillo Ruiz e Bacci e si sono involati verso un titolo italiano ampiamente meritato. Nella graduatoria finale Buttarelli e Cossu hanno preceduto di 18 punti Luciano e Donovan Privitelio (Lamborghini Huracan ST-FFF Racing Team), terzi sul podio alle spalle di Bozzoni-Santonocita-Del Monte (Lamborghini Huracan ST-Team Lazarus).