OTTO LUSTRI PER LA LANCIA STRATOS REGINA DEI RALLY
27-04-2014 11:54 - supercar e auto storiche - raduni
Una storia ... e che storia, quella della Lancia Stratos, che fa parlare ancora oggi di una vera e propria opera d´arte made in Italy su quattro ruote.
Agressiva, accattivante e bella, tecnicamente fuori dagli schemi di quei tempi, una vettura che sembrava studiata apposta per le competizioni e di questo se ne accorse subito il genio Cesare Fiorio che ne parlo´ con Maglioli, l´ing Dallara e Mike Parkers, per sviluppare una vettura per i rally, sotto il marchio Lancia.
Dagli incontri susseguiti subito dopo, c´è voluto poco per convincersi di presentare un progetto per creare una macchina da rally.
Naturalmente dopo aver consultato Gobbato, capo del brand Lancia, e averne avuto l´ ok, è partita la progettazione per sostituire con l´ormai vetusta e pluridecorata Lancia Fulvia HF.
Fu cosi che il 21 febbraio del 1971 viene ufficialmente dato il via al progetto della Lancia Stratos.
Come prima cosa fu deciso di montare un motore potente di derivazione Ferrari un V6 di 2400 cc da 195 HP quello della Dino per intenderci, grazie alla collaborazione di Fiat, Lancia e Ferrari che a quei tempi furono acquisite in parte dalla casa torinese.
L´ing. Dallara si occupo´ principalmente della parte telaistica e delle sospensioni, con la consulenza di Maglioli e Parkers ne usci una vettura che era destinata solo a vincere.
I due prototipi che seguirono e anticiparono la fisionomia del modello definitivo, con il prototipo del ´70 avevano
in comune solo alcuni dettagli della linea cuneiforme, tutto il resto era completamente inedito.
Le armi vincenti della Stratos si possono sintettizare per queste peculiarità, lo sviluppo finalizzato alle competizioni, e non come avveniva in precedenza con auto derivate dalla serie, ma sfruttando in pieno il regolamento del gruppo 4, che imponeva una vettura con almeno due posti a sedere e 400 esemplari prodotti conformi all´uso stradale .
Fu deciso di affidare la vettura al "drago" Sandro Munari e Bjorn Valdegard che non fecero mancare le sospirate vittorie allo staff Lancia.
L´esordio in gara avvenne nel 1972 al tour de Corse, dove fu affidata al pilota Sandro Munari, purtroppo fu costretto al ritiro per la rottura delle sospensioni posteriori. Ottenne il suo primo successo l´8 settembre del 1973 al Rally Firestone in Spagna con Munari e Mannucci.
Ha vinto tutto quello che c´era da vincere nel mondo dei Rally: tre titoli mondiali e tre titoli europei consecutivi dal 1974 al 1976, 82 Rally vinti e 14 vittorie nel mondiale. Gli unici rally che mancano nel palmares della Stratos sono il RAC ed il Safari Divenendo cosi l´auto piu temuta dalla concorrenza e la piu amata dal pubblico, di cui ancora oggi si parla con l´entusiasmo dell´epoca.
DATI TECNICI
MOTORE : centrale, 6 cilindri a V con angolo di bancata di 65°
Il motore usato per le competizioni erogava 179 kW, ma si poteva arrivare ad avere fino a 200 kW la versione a 4 valvole per cilindro; mentre la versione con turbocompressore del 1978 sviluppava da 246 a 313 kW (da 330 a 420 CV).
Cilindrata : 2.418 cmc
Alesaggio e corsa : 92,5 x 60 mm
Ubicazione motore: In posizione centrale posteriore trasversale, 6 cilindri a V.
Potenza : (prima versione) max: 141 kW a 7.700 giri / minuto
Coppia motrice : massima: 225.5 Nm a 4.000 giri
Distribuzione: doppio albero a cammes in testa, con 2 valvole per cilindro inclinate a 46°
Alimentazione: tre carburatori invertiti doppio corpo Weber.
Trasmissione: Posteriore con cambio a cinque rapporti.
Sospensioni anteriori : indipendenti, a quadrilateri deformabili, molle elicoidali, amortizzatori telescopici e barre antirollio.
Sospensioni posteriori: indipendenti, MacPherson, molle elicoidali e ammortizzatori telescopici
Freni : a disco sulle 4 ruote ventilati, Girling.
Dimensioni: carreggiata anteriore 143 cm, carreggiata posteriore 146 cm.
Prestazioni: la velocità max è 230 km /ora, variabile secondo la versione.
Ruote: Cerchi Campagnolo in lega con pneumatici 205/70VR14
Accensione: elettronica.
Consumo: 7 km/litro.
Agressiva, accattivante e bella, tecnicamente fuori dagli schemi di quei tempi, una vettura che sembrava studiata apposta per le competizioni e di questo se ne accorse subito il genio Cesare Fiorio che ne parlo´ con Maglioli, l´ing Dallara e Mike Parkers, per sviluppare una vettura per i rally, sotto il marchio Lancia.
Dagli incontri susseguiti subito dopo, c´è voluto poco per convincersi di presentare un progetto per creare una macchina da rally.
Naturalmente dopo aver consultato Gobbato, capo del brand Lancia, e averne avuto l´ ok, è partita la progettazione per sostituire con l´ormai vetusta e pluridecorata Lancia Fulvia HF.
Fu cosi che il 21 febbraio del 1971 viene ufficialmente dato il via al progetto della Lancia Stratos.
Come prima cosa fu deciso di montare un motore potente di derivazione Ferrari un V6 di 2400 cc da 195 HP quello della Dino per intenderci, grazie alla collaborazione di Fiat, Lancia e Ferrari che a quei tempi furono acquisite in parte dalla casa torinese.
L´ing. Dallara si occupo´ principalmente della parte telaistica e delle sospensioni, con la consulenza di Maglioli e Parkers ne usci una vettura che era destinata solo a vincere.
I due prototipi che seguirono e anticiparono la fisionomia del modello definitivo, con il prototipo del ´70 avevano
in comune solo alcuni dettagli della linea cuneiforme, tutto il resto era completamente inedito.
Le armi vincenti della Stratos si possono sintettizare per queste peculiarità, lo sviluppo finalizzato alle competizioni, e non come avveniva in precedenza con auto derivate dalla serie, ma sfruttando in pieno il regolamento del gruppo 4, che imponeva una vettura con almeno due posti a sedere e 400 esemplari prodotti conformi all´uso stradale .
Fu deciso di affidare la vettura al "drago" Sandro Munari e Bjorn Valdegard che non fecero mancare le sospirate vittorie allo staff Lancia.
L´esordio in gara avvenne nel 1972 al tour de Corse, dove fu affidata al pilota Sandro Munari, purtroppo fu costretto al ritiro per la rottura delle sospensioni posteriori. Ottenne il suo primo successo l´8 settembre del 1973 al Rally Firestone in Spagna con Munari e Mannucci.
Ha vinto tutto quello che c´era da vincere nel mondo dei Rally: tre titoli mondiali e tre titoli europei consecutivi dal 1974 al 1976, 82 Rally vinti e 14 vittorie nel mondiale. Gli unici rally che mancano nel palmares della Stratos sono il RAC ed il Safari Divenendo cosi l´auto piu temuta dalla concorrenza e la piu amata dal pubblico, di cui ancora oggi si parla con l´entusiasmo dell´epoca.
DATI TECNICI
MOTORE : centrale, 6 cilindri a V con angolo di bancata di 65°
Il motore usato per le competizioni erogava 179 kW, ma si poteva arrivare ad avere fino a 200 kW la versione a 4 valvole per cilindro; mentre la versione con turbocompressore del 1978 sviluppava da 246 a 313 kW (da 330 a 420 CV).
Cilindrata : 2.418 cmc
Alesaggio e corsa : 92,5 x 60 mm
Ubicazione motore: In posizione centrale posteriore trasversale, 6 cilindri a V.
Potenza : (prima versione) max: 141 kW a 7.700 giri / minuto
Coppia motrice : massima: 225.5 Nm a 4.000 giri
Distribuzione: doppio albero a cammes in testa, con 2 valvole per cilindro inclinate a 46°
Alimentazione: tre carburatori invertiti doppio corpo Weber.
Trasmissione: Posteriore con cambio a cinque rapporti.
Sospensioni anteriori : indipendenti, a quadrilateri deformabili, molle elicoidali, amortizzatori telescopici e barre antirollio.
Sospensioni posteriori: indipendenti, MacPherson, molle elicoidali e ammortizzatori telescopici
Freni : a disco sulle 4 ruote ventilati, Girling.
Dimensioni: carreggiata anteriore 143 cm, carreggiata posteriore 146 cm.
Prestazioni: la velocità max è 230 km /ora, variabile secondo la versione.
Ruote: Cerchi Campagnolo in lega con pneumatici 205/70VR14
Accensione: elettronica.
Consumo: 7 km/litro.