CHRISTIAN BUSSANDRI E IL METANO ANCORA CAMPIONI D’ITALIA!
11-12-2015 11:52 - comunicati velocità
Per la seconda volta in tre anni il fiorenzuolano ha portato la Peugeot
alimentata a gas metano allo scudetto assoluto nel Campionato italiano di
Formula Challenge
Lo straordinario è diventato normalità: una vettura alimentata esclusivamente a
gas metano – e con l’utilizzo di soli componenti specifici di normale produzione
- ha vinto il titolo italiano di formula Challenge contro quelle a benzina per
la seconda volta in tre anni!
Quando nel 2011 - all’indomani del secondo scudetto di Bussandri con la Peugeot
206 S2000 a benzina - è partito Il progetto nelle officine Bussandri di
Fiorenzuola d’Arda, un risultato del genere era solo un sogno. Eppure il
responsabile tecnico Andrea Bussandri ed il figlio pilota Christian non hanno
mai avuto il minimo dubbio, solo il gusto e lo stimolo di affrontare una sfida
inedita: “Lo confesso – spiega Andrea Bussandri – è la sfida, la voglia di
scoprire e di progredire il vero motore di tutta la nostra attività: sia nelle
competizioni che nell’attività quotidiana delle officine Bussandri. Ripetersi
nel vincere è sempre una grande soddisfazione, ma niente al confronto della
prima volta, della gioia di mettersi alla prova , di riuscire a superare un
ostacolo dopo l’altro ed alla fine vincere una sfida inedita. Dopo due scudetti
a benzina (2008 e 2010), un eventuale tris non avrebbe aggiunto nulla. La scelta
di tentare quello che nessuno aveva osato prima – vincere un titolo italiano con
una vettura a gas metano – ci ha invece stimolato al massimo facendoci dare il
meglio e vivendo con intensità tutte le fasi della nascita della vettura, della
sua inedita omologazione a livello internazionale, sino alla conquista del
titolo con la vettura con motore a scoppio più pulita che ci sia in
circolazione. La dimostrazione di come il gas metano sia non sol economico ed
ecologico ma anche un carburante in grado di offrire prestazioni vincenti in
assoluto.” Già, ma il titolo con la 20C a metano lo avevate già vinto nel 2013,
alla prima stagione di gare completa: stavolta Christian si è ‘solo’ ripetuto. “
Vero. Ma qualcuno poteva pensare che la vittoria del 2013 fosse stata un caso.
Poi l’anno passato abbiamo azzardato qualche soluzione troppo estrema e,
complice anche il regolamento di campionato, abbiamo mancato il bis immediato.
Per cui era doveroso riprovarci quest’anno: e ci siamo riusciti.“ Dunque per
tornare a vincere avete fatto un passo indietro nelle scelte? “Al contrario:
abbiamo fatto ulteriori passi avanti sia nell’impianto a gas, grazie alla
preziosa collaborazione dei tecnici della Landi Renzo, che in altri particolari
della vettura come il cambio, che ci è fornito dallo specialista Bacci. Questa
azienda ci ha chiesto di contribuire allo sviluppo del loro nuovo ed evoluto
cambio sequenziale: e con piacere ed orgoglio lo abbiamo fatto.”
Christian Bussandri, a sua volta raffinato tecnico elettronico oltre che
fortissimo pilota, dà un particolare valore allo scudetto del suo personale
poker: “E’ stata forse la stagione più complicata. Fra un paio di episodi poco
fortunati ed un calendario squilibrato (quattro mesi di inattività fra le prime
due gare e quelle ravvicinatissime fra ottobre e novembre) e troncato anzitempo
per la rinuncia di un organizzatore, mi sono trovato a dover inseguire. E sono
stato costretto a farlo nell’arco di pochissimo tempo, vista la successione
ravvicinata delle gare: se non altro questo ha aggiunto l’ulteriore
dimostrazione che il motore alimentato a metano è anche affidabilissimo: una
gara dopo l’altra senza problemi. Un rimpianto? Non aver vinto l’ultima gara per
un banalissimo acciacco ai freni. Un’altra vittoria insieme al titolo sarebbe
stata la ciliegina sulla torta.”
La gara più bella? “Credo che il fascino della gara in notturna sulle strade
cittadine dello splendido borgo marchigiano di Osimo sia impagabile: il fatto
poi che ho vinto il mio raggruppamento ottenendo addirittura il quarto posto
assoluto in mezzo ai prototipi l’ha resa ancora più bella.”
E il futuro?
“C’è l’inverno per pensarci, per ora pensiamo a gustarci la meritata vittoria.”
alimentata a gas metano allo scudetto assoluto nel Campionato italiano di
Formula Challenge
Lo straordinario è diventato normalità: una vettura alimentata esclusivamente a
gas metano – e con l’utilizzo di soli componenti specifici di normale produzione
- ha vinto il titolo italiano di formula Challenge contro quelle a benzina per
la seconda volta in tre anni!
Quando nel 2011 - all’indomani del secondo scudetto di Bussandri con la Peugeot
206 S2000 a benzina - è partito Il progetto nelle officine Bussandri di
Fiorenzuola d’Arda, un risultato del genere era solo un sogno. Eppure il
responsabile tecnico Andrea Bussandri ed il figlio pilota Christian non hanno
mai avuto il minimo dubbio, solo il gusto e lo stimolo di affrontare una sfida
inedita: “Lo confesso – spiega Andrea Bussandri – è la sfida, la voglia di
scoprire e di progredire il vero motore di tutta la nostra attività: sia nelle
competizioni che nell’attività quotidiana delle officine Bussandri. Ripetersi
nel vincere è sempre una grande soddisfazione, ma niente al confronto della
prima volta, della gioia di mettersi alla prova , di riuscire a superare un
ostacolo dopo l’altro ed alla fine vincere una sfida inedita. Dopo due scudetti
a benzina (2008 e 2010), un eventuale tris non avrebbe aggiunto nulla. La scelta
di tentare quello che nessuno aveva osato prima – vincere un titolo italiano con
una vettura a gas metano – ci ha invece stimolato al massimo facendoci dare il
meglio e vivendo con intensità tutte le fasi della nascita della vettura, della
sua inedita omologazione a livello internazionale, sino alla conquista del
titolo con la vettura con motore a scoppio più pulita che ci sia in
circolazione. La dimostrazione di come il gas metano sia non sol economico ed
ecologico ma anche un carburante in grado di offrire prestazioni vincenti in
assoluto.” Già, ma il titolo con la 20C a metano lo avevate già vinto nel 2013,
alla prima stagione di gare completa: stavolta Christian si è ‘solo’ ripetuto. “
Vero. Ma qualcuno poteva pensare che la vittoria del 2013 fosse stata un caso.
Poi l’anno passato abbiamo azzardato qualche soluzione troppo estrema e,
complice anche il regolamento di campionato, abbiamo mancato il bis immediato.
Per cui era doveroso riprovarci quest’anno: e ci siamo riusciti.“ Dunque per
tornare a vincere avete fatto un passo indietro nelle scelte? “Al contrario:
abbiamo fatto ulteriori passi avanti sia nell’impianto a gas, grazie alla
preziosa collaborazione dei tecnici della Landi Renzo, che in altri particolari
della vettura come il cambio, che ci è fornito dallo specialista Bacci. Questa
azienda ci ha chiesto di contribuire allo sviluppo del loro nuovo ed evoluto
cambio sequenziale: e con piacere ed orgoglio lo abbiamo fatto.”
Christian Bussandri, a sua volta raffinato tecnico elettronico oltre che
fortissimo pilota, dà un particolare valore allo scudetto del suo personale
poker: “E’ stata forse la stagione più complicata. Fra un paio di episodi poco
fortunati ed un calendario squilibrato (quattro mesi di inattività fra le prime
due gare e quelle ravvicinatissime fra ottobre e novembre) e troncato anzitempo
per la rinuncia di un organizzatore, mi sono trovato a dover inseguire. E sono
stato costretto a farlo nell’arco di pochissimo tempo, vista la successione
ravvicinata delle gare: se non altro questo ha aggiunto l’ulteriore
dimostrazione che il motore alimentato a metano è anche affidabilissimo: una
gara dopo l’altra senza problemi. Un rimpianto? Non aver vinto l’ultima gara per
un banalissimo acciacco ai freni. Un’altra vittoria insieme al titolo sarebbe
stata la ciliegina sulla torta.”
La gara più bella? “Credo che il fascino della gara in notturna sulle strade
cittadine dello splendido borgo marchigiano di Osimo sia impagabile: il fatto
poi che ho vinto il mio raggruppamento ottenendo addirittura il quarto posto
assoluto in mezzo ai prototipi l’ha resa ancora più bella.”
E il futuro?
“C’è l’inverno per pensarci, per ora pensiamo a gustarci la meritata vittoria.”